Io non credo al trionfo dei poveri nell’alto dei cieli
ma vedo la loro miseria
qui
sulla terra.
Non dite ch’è ricco l’affamato che prega.
Voi parlate di un’altra ricchezza
che è forse dei morti.
La vita è sangue che brucia le vene
ai deboli
soli
e il loro riscatto
qui
sulla terra
spetta
a chi ne esalta la condizione
tenendosi stretta
un’immensa ricchezza
immorale.
(marzo 1957)